"Non condivido le tue idee, ma darò la vita perché tu le posesprimere". Voltaire

12.4.06

Ingorgo istituzionale

Pare che il presidente della Repubblica voglia lasciare al suo successore l'onore (l'onere?) di affidare a Romano Prodi l'incarico per formare il nuovo governo. Non lo si può costringere a comportarsi diversamente da come ritiene più opportuno, ma non condivido la sua decisione e il rapito adeguamento ad essa dell'Unione.
Fino all'ultimo giorno del suo mandato il Capo dello Stato è nel pieno dei suoi poteri. Un tempo la Costituzione lo privava di quello di sciogliere le camere negli ultimi sei mesi del suo mandato. Tralascio considerazioni che ritengo interessanti e mi limito a dire che anche questo limite è stato eliminato.
Dunque Ciampi può affidare l'incarico a Prodi entro il 28 maggio, ultimo giorno del suo settennato.
Mettiamo il calendario alla mano.
Le camere si riuniscono il 28 aprile ed eleggono l'ufficio di presidenza. Si può prevedere che il compito sia svolto nell'arco di non oltre 48 ore, e siamo stati eccessivamente generosi (pensando più al Senato che alla Camera).
Entro il 5 maggio ("ei fu...") si costituiscono i gruppi parlamentari che il Capo dello Stato deve consultare prima di affidare l'incarico a Prodi. Tralasciando il fine settimana, lunedì 8 maggio Ciampi può dare avvio alla sfilata al Quirinale da concludere il 10, al più tardi, con l'incarico a Prodi che torna sul colle l'indomani con la lista dei ministri in mano. Entro il 17 maggio (8 giorni dopo) può arrivare la fiducia del Senato (tradizionalmente la prima aula ad esprimersi), entro il successivo 24 maggio quella della Camera. Giusto in tempo per la fine del mandato di Ciampi.
E per le regionali in Sicilia (e le aministrative nazionali: es.: Roma e Milano), su cui potrebbe influire positivamente la nascita del nuovo governo.
Eletto il nuovo presidente della Repubblica, buona educazione istituzionale vuole che il capo del governo rassegni simbolicamente le dimissioni, storicamente mai accettate. Nulla impedisce, poichè è cambiato il sistema politico ma non ancora la Costituzione, che la buona creanza sia rispettata da entrambe le nuove parti, non volendo prendere in considerazione che il nuovo capo dello Stato sarà comunque espressione dell'Unione, al più amichevolmente concordato col centrodestra.
Presidente Ciampi, ci risparmi una vigilia inutilmente più lunga...!!!

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