"Non condivido le tue idee, ma darò la vita perché tu le posesprimere". Voltaire

8.5.06

D'Alema for president

Continuo a ritenere sbagliata l'elezione di D'Alema al Quirinale. Sarebbe un favore troppo grosso a Silvio Berlusconi.
Il leader di Forza Italia avrebbe buon gioco a dire che il centrosinistra punta ad occupare tutti i posti di potere. Non solo. Eleggeremmo comunque un uomo che con Berlusconi ha già inciuciato.
Insomma, Berlusca si ritroverebbe sul colle il suo candidato ideale senza votarlo e anzi gridando allo scandalo per la sua elezione.
In oltre passeremmo dal presidente più amato dagli italiani a quello più odiato.
A favore di D'Alema depone il fatto che si disinnescherebbe l'ordigno sotto la poltrona di Prodi a Palazzo Chigi. Lo pensiamo tutti, il che è prova dell'opinione diffusa che noi italiani abbiamo di D'Alema.
Ma la figura del capo dello Stato deve essere unitaria e quindi D'Alema dovrebbe rinunciavi.
I nomi fatti dalla CdL sono autorevoli. Monti non ha forse la necessaria esperienza istituzionale. Dini sa essere collerico, il che non aiuta. Marini è bene che rimanga al Senato, perchè la sua sostituzione somiglierebbe troppo al vaso di Pandora. Resta un buon candidato Amato, con senso delle istituzioni, capacità d'equilibrio, buoni rapporti con entrambi i poli, grande esperienza e capacità di navigazione.
Su Napolitano pesa l'età troppo alta.
C'è poco da fare. Tutto per me rema contro D'Alema, che, senza un blitz della CdL, rischia però di farcela.

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