"Non condivido le tue idee, ma darò la vita perché tu le posesprimere". Voltaire

8.3.07

Tirati di coca

Leggo in questi giorni la proposta della Sinistra radicale italiana e di un ex ambasciatore canadese, in discussione a Roma e addirittura a Londra, di consentire al popolo afgano la coltivazione dell’oppio, la pianta da cui si ricava anche l’eroina, per produrre morfina ad uso terapeutico negli ospedali.
Attualmente è l’India che coltiva l’oppio necessario al fabbisogno mondiale. Lo fa controllando, da grande e quasi moderna democrazia qual è, la produzione. Sugli agricoltori indiani sono sempre puntati i riflettori della magistratura e degli inquirenti locali. Gli agricoltori la vendono a venticinque euro al chilo. La produzione afgana rende invece al contadino oltre cento euro al chilo. Ovviamente perché questa produzione eccede le esigenze mondiali legali e perché a comprare è il narcotraffico. Se l’Occidente vuol farsi ben volere dai contadini afgani deve inventarsi, e non da ora, qualcosa che faccia guadagnare altrettanto ai contadini.
La proposta di consentire la coltivazione d’oppio è evidente che finirebbe per ingrassare i trafficanti di droga.
A questo punto avanzo io una proposta: facciamo incontrare i talebani e la mafia: ai contadini afgani lasciamo la produzione, a Cosa Nostra affidiamo la commercializzazione. Sono certo che questa joint – venture funzionerebbe alla grande.

1 commento:

Anonimo ha detto...

sarebbe una ottima idea per rivitalizzare il pil siciliano e la povera cosa nostra, ormai surclassata da calabresi, napoletani e persino pugliesi.