"Non condivido le tue idee, ma darò la vita perché tu le posesprimere". Voltaire

13.2.06

Libertà di stampa 2

Puntata dell’altra sera dell’Incudine, trasmissione condotta dall’ex uomo politico socialista Claudio Martelli.
Alla domanda di Serena Dandini che chiedeva se preferiva il Martelli politico o quello conduttore, Gianni Minoli, giornalista di lungo corso e pure lui ex socialista ha risposto: “il politico”.
Condivido. La trasmissione di Martelli è noiosa. Le domande sull’incudine, che dovrebbero essere veloci ed incisive, tali da mettere in difficoltà l’ospite intervistato dal conduttore, non centrano l’obbiettivo neanche lontanamente. In questo Minoli resta, dopo tanti anni dalla nascita (e un po’ meno dalla morte) del suo Mixer, esempio non eguagliato.
Martelli, come ahimè molti altri conduttori, è stato condannato dal Garante per le Telecomunicazioni che lo ha riconosciuto colpevole di non rispettare la par condicio. Il ricorso lo ha presentato la Lega. E Martelli o si adeguava o interrompeva la trasmissione. Decisione che è indelicato prendere senza consultare il proprio editore. Sta di fatto che ha deciso di proseguire il programma e attenersi alle disposizioni del garante. Risultato: tre ospiti della Lega all’ultima puntata dell’Incudine. Si confrontavano con altrettanti ospiti di Rifondazione Comunista.
Nel post sotto a questo, denunciavo la pericolosità della condanna inflitta dal Garante a Ballarò, la trasmissione di RAITRE condotta da Giovanni Floris, reo di non aver invitato l’associazione (!) “Luca Concioni”. Nel post sotto si legge: “Ma ci rendiamo conto della deflagrazione che può portare la decisione dell’Authority? Ogni oscura associazione (e lo dico avendo molta stima per l’impegno della “Luca Coscioni” di cui conosco l’attività e qualche esponente) potrà pretendere d’essere invitata da un programma televisivo nazionale da tre milioni di telespettatori!”
Detto, fatto. Non potevo essere più facilmente profetico.
Nella sua trasmissione Martelli, per non subire altre condanne, oltre a Lega e Rifondazione ha invitato, udite udite, un rappresentante del Partito Comunista d’Italia Marxista – Leninista e, se ciò non fosse abbastanza, un rappresentante del Partito Maschio al Cento per Cento!!! Peccato che quasi certamente non li avete visti. Il primo con i baffoni alla Stalin, il secondo con capelli pochi spiaccicati sulla testa e sulla fronte grazie a qualche mezzo chilo di gel, giubbotto di pelle, occhiali neri (di notte e in uno studio televisivo, sic!!!) e, per farla completa, alla presentazione di Martelli saluta col segno V fatto con le mani!!!! Ma ci rendiamo conto?!?! Questa è l’informazione che vogliamo? Ci interessa ascoltare i loro programmi?? Lo ammetto. Io non ce l’ho fatta. Già non riesco ad arrivare alla conclusione di una puntata di questa trasmissione, figuriamoci l’altra sera. Povero Martelli. Ma veramente vogliamo che Berlusconi e Prodi si confrontino col Partito Maschio al Cento per Cento? In Italia esiste ancora il senso del ridicolo? L’hanno i nostri rappresentanti istituzionali? L’ha chi fa leggi e regolamenti? E chi le applica?
Avete capito che a me ‘sta trasmissione non piace. Ma per quei pochi che siete, consentitemi di esprimere la mia solidarietà a Martelli per il rospo che ha dovuto ingoiare.

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