Massimo D’Alema vuole riformare la legge elettorale nazionale secondo il modello tedesco.
Ovvero, legge proporzionale; mantenimento dello sbarramento; correttivo maggioritario; nessun premio di maggioranza, sostanzialmente; sfiducia costruttiva (forse).
In Germania, dove al massimo il numero dei partiti è stato sei, le forze politiche si presentano alle elezioni ognuna con un proprio programma: in base al responso elettorale, pur di formare un governo, si alleano alla meno peggio. È stato così ad esempio l’ultima volta.
La CDU aveva un’intesa di masima coi liberali; l’SPD con i Verdi. Ma nessuna delle due coalizioni ha avuto la maggioranza dei voti dei tedeschi. Risultato: si sono alleati CDU e SPD (Grosse Coalition, grossa coalizione) in un governo guidato dalla leader della CDU Angela Merkel.
Perché a D’Alema questo sistema piace?
Baffino è convinto che l’attuale gruppo dirigente del PD, di cui lui fa parte, mai potrà vincere le elezioni. Piuttosto che cambiare gruppo dirigente e quindi mettersi da parte, preferisce un sistema che consenta loro di raggranellare un cospicuo numero di voti, puntando a fare il pieno a sinistra sfruttando lo sbarramento e il concetto di voto utile, come è stato pochi mesi fa, arrivando intorno al 30% sperando di governare poi col PdL che da solo non arriva al 51% ma va ben oltre il 35%, mettendo così da parte la Lega e gli altri partiti minori del panorama politico italiano.
Insomma, ancora una volta, mostra di preferire più i giochi di palazzo che la politica dell’interesse collettivo.
Ovvero, legge proporzionale; mantenimento dello sbarramento; correttivo maggioritario; nessun premio di maggioranza, sostanzialmente; sfiducia costruttiva (forse).
In Germania, dove al massimo il numero dei partiti è stato sei, le forze politiche si presentano alle elezioni ognuna con un proprio programma: in base al responso elettorale, pur di formare un governo, si alleano alla meno peggio. È stato così ad esempio l’ultima volta.
La CDU aveva un’intesa di masima coi liberali; l’SPD con i Verdi. Ma nessuna delle due coalizioni ha avuto la maggioranza dei voti dei tedeschi. Risultato: si sono alleati CDU e SPD (Grosse Coalition, grossa coalizione) in un governo guidato dalla leader della CDU Angela Merkel.
Perché a D’Alema questo sistema piace?
Baffino è convinto che l’attuale gruppo dirigente del PD, di cui lui fa parte, mai potrà vincere le elezioni. Piuttosto che cambiare gruppo dirigente e quindi mettersi da parte, preferisce un sistema che consenta loro di raggranellare un cospicuo numero di voti, puntando a fare il pieno a sinistra sfruttando lo sbarramento e il concetto di voto utile, come è stato pochi mesi fa, arrivando intorno al 30% sperando di governare poi col PdL che da solo non arriva al 51% ma va ben oltre il 35%, mettendo così da parte la Lega e gli altri partiti minori del panorama politico italiano.
Insomma, ancora una volta, mostra di preferire più i giochi di palazzo che la politica dell’interesse collettivo.
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