"Non condivido le tue idee, ma darò la vita perché tu le posesprimere". Voltaire

28.7.08

Il gatto e la volpe

Annunciano una cosa ma fanno l’esatto contrario.
Carlo Vizzini, presidente della commissione Affari Costituzionali del Senato, e Maurizio Gasparri, presidente dei senatori PdL, annunciano una norma per rendere più restrittivo il carcere duro per i mafiosi.
Uno direbbe: ottima cosa? Ma possibile? Vuoi vedere che il centrodestra fa sul serio?
Poi però scopre che c’è quella clausoletta scritta in piccolo in basso che suona tanto di fregatura.
Se passa il provvedimento così come l’hanno pensato i due senatori, a decidere sul carcere duro, per tuti i mafiosi d’Italia, sarà solo un tribunale! E perché? Per evitare di creare giurisprudenze differenti…
Beh, in base a questo principio tutti noi per ogni reato dovremmo essere giudicati da un solo giudice.
E comunque, qual è il tribunale prescelto dai due? Quello di Palermo? Catania? Agrigento? Napoli? Reggio Calabria…? No. Quello di Roma.
Roma? Come Roma? Che c’entra Roma? Perché proprio Roma?
Ah, ecco perché Roma! Lo chiamano il porto delle nebbie…Dove i magistrati sono più controllati dalla politica, dal Vaticano, dalla massoneria…
Avete presente quell’inchiesta sui tentativi di aggiustare i processi in Cassazione? Quella in cui sono coinvolti Dell’Utri, i gesuiti e massoni deviati…?
Ecco, dunque, perché Roma…
Abbaiano, ma non mordono.

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