"Non condivido le tue idee, ma darò la vita perché tu le posesprimere". Voltaire

17.7.08

Sicilia in vendita

La Regione Sicilia guidata da Raffaele Lombardo si è caratterizzata in questi primi mesi di governo per le novità introdotte nella Sanità, guidata da un ex magistrato dell’Antimafia, al punto da litigare con l’UDC del grande amico (ancora?) Totò Cuffaro; per la proposta di far gestire ai privati i siti storici, archeologici e culturali, così da renderli maggiormente redditizi; e adesso dalla proposta di far gestire ai privati pure le autostrade.
L’assessore Russo era partito male ma ha aggiustato il tiro. Ha iniziato tagliando le guardie mediche che invece possono essere il primo intervento sanitario in grado di salvare vite umane. Per reperire risorse ha poi fatto la cosa giusta, ovvero modificare i criteri per le convenzioni tra regione e centri di cura e diagnostica privati.
L’idea che siano i privati a gestire le risorse storico – culturali siciliani mi sembra buona. Devono creare strutture da zero, investire danaro: insomma devono fare veramente gli imprenditori per far funzionare l’idea.
Ai privati Lombardo vuole affidare anche le autostrade adesso.
Prima riflessione. Così i politici scaricano su altri competenze che dovrebbero essere loro ed evitano grane da gestire e brutte figure.
Seconda riflessione. Dare ai privati la gestione delle auotostrade è cosa diversa da fargli gestire i siti archeologici.
Il mestiere dell’imprenditore è investire denaro, creare un prodotto, cercarsi i clienti.
Coi siti culturali l’imprenditore deve realmente spendere quattrini per lo sfruttamento della materia prima; deve creare un prodotto che è l’attrazione turistica; deve cercarsi i turisti che vengano a spendere i soldi in loco.
Ma con le autostrade? Le autostrade, ovvero il prodotto, già ci sono. Per quel pò che se ne capisce, Lombardo chiede solo manutenzione ordinaria. I clienti ci sono pure, gli automobilisti che sfruttano la rete. Allora, di fatto, gli imprenditori che ci mettono?
A meno che non realizzino nuovi assi viari. Appare incomprensibile per esempio che chi parte da Trapani verso Catania deve passare da Palermo, Enna e Calatanissetta per arrivare a destinazione. Così come non esiste autostrada tra Catania ed Agrigento; Messina e Enna o Caltanissetta. Per non parlare di Siracusa e Ragusa non collegate con nessun’altra città della Regione.
Vogliamo coinvolgere i privati? Bene. Facciamogli realizzare questi assi viari, facciamoglieli gestire e allora il loro intervento va bene. Altrimenti è solo un modo per far arricchire qualcuno che dovrà manifestare la propria riconoscenza a don Raffaele.

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