"Non condivido le tue idee, ma darò la vita perché tu le posesprimere". Voltaire

26.10.09

Dunque alla fine Bersani.

Ottima prova del PD queste primarie. Oltre due milioni e mezzo di elettori confermano la volontà della base di contare nelle decisioni importanti del proprio partito di riferimento. Elettori che somigliano molto ai militanti visto che il risultato sostanzialmente ricalca la volontà degli iscritti. Ha fatto meglio Marino, hanno fatto un po' peggio i due big.

Bersani nei primi commenti dopo l'esito del voto era felice come un cappone il giorno di Natale. Gli altri due sorridevano di più ed esprimevano maggiore contentezza del vincitore. Adesso quindi l'Italia ha trovato il suo Gordon Brown: serio, tecnicamente preparato, noioso e soporifero. Ve l'immaginate un dibattito con lo spumeggiante Berlusconi?

Ma in realtà l'elezione di Bersani ci dice che il nuovo leader del PD è il vecchio leader D'Alema. Il quale nel tempo ha chiarito quale deve essere la linea politica del partito. Nuovo sistema delle alleanze da costruire mettendo insieme, nessuno sa ancora come, UDC, IdV e SL. Insieme rappresentano la maggioranza degli italiani, che non sono berlusconiani; la questione è come fare a tenere insieme Di Pietro, Cuffaro e Vendola. E infatti l'IdV distingue sempre fra Tabacci e l'ex presidente della Sicilia; e l'UDC precisa di non volersi alleare né con Di Pietro né con il partito del presidente pugliese.

In attesa di vedere come il tempo e le doti di D'Alema risolveranno (?) la questione, forse avremo modo di vergognarci ulteriormente di come il Partito Democratico farà opposizione al governo Berlusconi. Al'amo lanciato sulla riforma della giustizia, il duo Bersani – D'Alema abboccherà? Le sirene del centrodestra che cantano le conclusioni della vecchia bicamerale D'Alema incanteranno i nuovi vertici democratici? In sostanza, sarà opposizione dura o collaborazione morbida?

Mancano tre anni e mezzo al voto e lo scenario può modificarsi radicalmente.

Fini, per esempio, è tornato silente, dopo che Berlusconi ha ripreso a consultarlo sulle questioni della politica nazionale, il che, contemporaneamente, ha portato all'indebolimento di Tremonti, e non credo sia una coincidenza.

E poi c'è sempre l'incognita rappresentata dai dossieraggi. Tocca a qualcun altro dopo Marrazzo? Tra i vertici dell'opposizione la moneta di scambio invece d'essere politica può essere d'altra natura?

Con Bersani leader prevedo un ulteriore crescita dell'IdV. Il neosegretario non si mostrerà granchè "opponente": gli elettori democratici sanno d'avere un'alternativa e la imboccheranno.

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