"Non condivido le tue idee, ma darò la vita perché tu le posesprimere". Voltaire

14.2.07

Di.Co. sì

Il governo Prodi ha licenziato un disegno di legge col quale in Italia verranno istituiti i DI.CO., diritti dei conviventi, versione all’italiana dei PACS francesi.
Non è il matrimonio, non sono i PACS francesi, non è nemmeno quel concetto repubblicano di matrimonio che io ho invocato più sotto (v. Del matrimonio (parte seconda)) ma sono comunque una buona cosa che condivido.
Scattano se due persone conviventi, singolarmente o contestualmente ma non insieme, informano l’anagrafe del comune di residenza di convivere. I due soggetti in questione possono essere legati da effetto ma anche, come da me auspicato ed esemplificato, da legami di parentela, senza distinzione di sesso.
Automaticamente vengono loro riconosciuti diritti e doveri verso la comunità di cui fanno parte. I diritti non vengono acquisiti tutti immediatamente ma poco a poco via via che aumentano gli anni di convivenza. Questo per la verità non lo condivido. Ritengo che i diritti e i doveri debbano essere riconosciuti tutti immediatamente e revocati al momento della rottura del rapporto, anche questo semplicemente comunicato senza ulteriori complicazioni burocratiche e giuridiche.
Detto questo condivido appieno i DI.CO.
Ovviamente e giustamente, riconosciuto il diritto alla reversibilità della pensione, il disegno di legge rinvia la soluzione alla riforma delle pensioni che farà il governo Prodi.
Bene per il governo, brave le ministre Pollastrini e Bindi. Verso quest’ultima si mantiene alta la mia stima. Ha difeso bene il progetto di legge a Porta a Porta contro Buttiglione e Alemanno. Da tempo ritengo che potrebbe essere un buon capo del governo.

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