"Non condivido le tue idee, ma darò la vita perché tu le posesprimere". Voltaire

8.2.07

Il Democratico Sofri

Con la scusa che l’eterno nascituro Partito Democratico dovrà accogliere diverse culture politiche, il PD rischia di mescolare nello stesso calderone il diavolo e l’acqua santa.
E fin qui, vabbè. Ma sarebbe corretto che il nuovo partito segnasse una minima discontinuità rispetto a certi rituali e miti della Sinistra italiana. Invece vi cedono lo stesso Fassino, il solito D’Alema e il sempre sorprendente Walter Veltroni.
Fassino ieri ha presentato in un cinema romano la sua mozione congressuale a favore del PD. Per l’occasione Senato e Camera hanno fermato i lavori, così da consentire a deputati e senatori d’essere presenti all’evento. Si è incazzata la CdL? No. Il diessino, e senatore, Cesare Salvi, scandalizzato che i lavori parlamentari vengano sospesi per la riunione di una corrente che, per inciso, non è la sua, essendo il presidente della commissione giustizia del Senato contrario alla nascita del PD e allo scioglimento dei DS. Salvi è, insieme a Mussi, Angius, Calderola e altri, uno di questi recenti socialisti postcomunisti, che sono socialisti in Europa e non si sa bene che cosa in Italia. Fassino, D’Alema e Veltroni, per lo meno il nodo vogliono scioglierlo, inventandosi i Democratici all’italiana.
Ma ciò che non andava nella manifestazione di ieri era la presenza di, appunto, uno dei miti della peggiore sinistra di questo paese: Adriano Sofri, ex leader di Lotta Continua e pertanto amico di vecchi compagni di battaglia come Enrico Deraglio, Giuliano Ferrara, Gad Lerner e tanti altri autorevoli giornalisti italiani, i quali, sfruttando le proprie posizioni di potere hanno, appunto, fatto un mito del proprio ex compagno e lo dipingono come persona onesta, retta e proba, con una grande sensibilità verso il genere umano, grande pensatore, autorevole opinionista politico, capace giornalista e quant’altro. Mentre invece è l’assassino del commissario Calabresi, secondo più sentenze definitive della magistratura. Sofri è talmente mito da rifiutare di chiedere la grazia al Capo dello Stato e da pretendere, al contrario, che i vari inquilini del Quirinale gliela concedano motu proprio.
Ora se anche Sofri può stare nel PD, immagino che molti vi rinunceranno.
P.S.: Dopo aver redatto questo post e prima della pubblicazione è arrivata la notizia che anche l'on. Olga D'Antona, moglie del giuslavorista Marco Biagi assassinato dalle nuove BR si è indignata per la presenza di Sofri alla presentazione della mozione Fassino. Fa piacere sapere di essere in buona compagnia.

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